Quella volta in cui Albano denunciò Michael Jackson per plagio
Si tratta di una delle vicende più assurde della storia della musica mondiale, ovvero di quella volta in cui Al Bano denunciò Michael Jackson per plagio.
Correva l'anno 1992, il re del pop era ancora sul trono e il piccolo Yari ascoltava Will you be there, il nuovo singolo di Dangerous, l'album campione di incassi di Michael Jackson.
Ad un tratto sussulta e urla: "Papà, MJ ti ha copiato la canzone!"
Con suo enorme disappunto il Distruttore di dinosauri si accorge che sì, Will you be there, somiglia a I cigni di Balaka, decimo brano del suo "Libertà", album del 1987!
E che fa il Nostro, per nulla egocentrico, Terrore dell'Ucraina? Denuncia l'affronto, ovviamente.
Ed è così che Michael Jackson si vede arrivare una denunzia per plagio e una richiestina di risarcimento della modica sommetta di 5miliardi di lire! (più di 2 milioni di euro).
Il successivo ritiro del disco dal mercato da parte della Pretra civile di Roma, tra l'altro, costringe la Sony alla seccatura di dover ristampare Dangerous senza la canzone della discordia.
A questo punto, Michael si vede costretto a volare fino a Roma per prendere parte al processo e rispondere alle domande delle due parti.
Durante il processo viene scomodato persino Ennio Morricone come consulente e, in un rimpallo di sentenze e ribaltamenti degni del miglior legal thriller, si trovano ben 37 note consecutive simili. Che, secondo il tribunale, è abbastanza per condannare Jackson a pagare quattro milioni di lire di multa, ma non cinque come sperato dal nostro Albano.
La sentenza successiva, della Corte di appello civile di Milano, da una svolta inaspettata al processo: viene fuori che entrambi i cantanti si rifanno ad una canzone senza diritti d'autore del 1939, Bless you for being an angel degli Ink Spoks, che a sua volta si "ispira" alla musica tradizionale dei nativi americani.
E fu così che colui che pensava di essere stato copiato scoprì di aver copiato egli stesso, Albano, viene condannato a pagare anche le spese processuali!
Nonostante Albano non abbia mai vinto la causa, in Italia circolano solo notizie della presunta sconfitta di Michael Jackson e oggi, a distanza di anni, Albano nega cateogricamente di aver perso.
Addirittura, oggi ritratta sulle proprie intenzioni "Non ho mai pensato di essere stato plagiato da Michael Jackson in persona! Ma da qualcuno dei suoi collaboratori"
E qui la storia entra nel mito.