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Oggi è il compleanno di Bob Dylan: il giovane ragazzo che ha attraversato generazioni di musica, oggi compie 80 anni: prima vera figura di cantautore, Dylan inaugurò il filone del folk-rock. La sua carriera è costellata da successi, tra cui 39 album in studio, un Premio Nobel per la letteratura, un Oscar, un Pulitzer e dieci Grammy. L’inconfondibile musica di Bob Dylan ha fatto da colonna sonora alla vita di tutti noi; dalle prime rivolte studentesche alle manifestazioni del ’68 negli Stati Uniti, i suoi testi profondi hanno segnato per sempre la storia, diffondendo messaggi pacifisti e in sostegno della causa dei diritti umani.

Bob Dylan, il nome di battesimo è Robert Allen Zimmermann, nasce nel 1941 a Duluth in Minnesota da una famiglia di origini ebraiche. Sviluppa sin da giovanissimo un’autentica passione per la musica rurale americana, country e blues, e per il nascente rock'n'roll. Pare che prese il cognome Dylan dal poeta Dylan Thomas, sebbene lui non l’abbia mai confermato. Oscilla tra vari pseudonimi, scegliendo poi Bob Dylan nei primi anni ’60, quando comincia a suonare come solista a Minneapolis, mentre studia alla University of Minnesota. Attratto dai fermenti culturali della New York di inizio anni Sessanta, vi si trasferisce sulle orme del suo idolo Woody Guthrie.

La fama che si crea attorno al giovane Bob al Greenwich Village lo porta a registrare nel 1961 l'album Bob Dylan. L'anno seguente mette a fuoco le proprie ambizioni di cantautore e pubblica quello che viene considerato il suo capolavoro, The Freewheelin' Bob Dylan (1963). L'album contiene brani divenuti veri e propri inni generazionali, come Blowin' in the wind, Masters of war, A hard rain's a-gonna fall, fortemente influenzati dalla tensione politica e sociale scatenata dalla guerra fredda e dal conflitto del Vietnam.

A partire da questo momento, la carriera del cantautore sarà caratterizzata da un continuo susseguirsi di successi mondiali, che non si tirano mai indietro dall’abbracciare la protesta politica, che nel corso del tempo si evolve anche in ricerca poetica. Compone brandi come Another side of Bob Dylan (1964), dove l'approccio si fa più letterario e ricco di metafore, e Bringing it all back home (1965), in cui prende le distanze dal passato folk a favore di scelte che si avvicinano sempre più verso il rock elettrico.

La nuova consapevolezza per il rock'n'roll caratterizzano sia Highway 61 revisited (1965), trainato da uno dei singoli di maggiore successo di Dylan, Like a rolling stone, sia il seguente Blonde on blonde (1966), primo doppio album della storia del rock.

Nello stesso anno un incidente stradale mette a rischio la sua vita, così Dylan abbraccia una visione più spirituale, come rivela John Wesley Harding (1967), fortemente influenzato dalle Sacre Scritture. L'album country Nashville skyline (1969) chiude il decennio della sua gloria e ne apre uno dove la sua produzione a detta dei critici si fa altalenante.

Dopo un'intensa attività dal vivo, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, si assiste alla sua conversione alla religione dei Cristiani rinati, parentesi spirituale testimoniata da una manciata di album e poi contraddetta dall'uscita del significativo Infidels (1983). Gli anni Ottanta e Novanta vedono poi Bob Dylan attraversare il momento del riflusso culturale mantenendo comunque alto l’hype, come dimostrano Oh Mercy (1989), World gone wrong (1993), Time out of mind (1997), Love and theft (2001).

Dai primi dischi ai grandi capolavori, dai tour mondiali alle performance leggendarie: nessuno ha lasciato un segno più definito nella storia del Novecento e oltre. Il grande cantautore americano è stato fonte d'ispirazione per moltissimi dei più grandi musicisti italiani, da De André a Tenco, da Ligabue a De Gregori che gli ha dedicato un intero disco di cover.

Possiamo concludere che il genio di Bob Dylan è stato nella superba capacità di farsi portavoce delle esigenze dell'intera generazione di fine anni ’60, sapendosi poi evolvere ed emancipare dai limiti della canzone di protesta per creare un nuovo linguaggio arricchito da riferimenti letterari, riportando il verso poetico al centro dell'attenzione del grande pubblico e confermandosi come uno dei più grandi narratori del Novecento.

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