Le frasi più belle tratte da “È Finita la Pace” di Marracash
Marracash torna con È finita la pace, il suo settimo album in studio e ultimo tassello di una trilogia che ha ridefinito non solo il suo percorso musicale ma anche quello umano. Dopo il successo di Persona e Noi, loro, gli altri, l’artista milanese presenta un progetto profondo e senza compromessi, frutto di un viaggio interiore che lo ha portato a confrontarsi con i temi più complessi della contemporaneità e del proprio vissuto. Un lavoro che si distingue per l’assenza di featuring e per la scelta di affidarsi esclusivamente alla propria visione, dimostrando una coerenza artistica rara nel panorama musicale odierno.
In Persona, Marracash esplorava le sue fragilità, mettendo a nudo un’umanità ricca di sfumature, mentre in Noi, loro, gli altri affrontava le dinamiche del conflitto sociale e della divisione. Con È finita la pace, il rapper compie un ulteriore passo avanti, abbracciando una consapevolezza più matura che emerge con forza in ogni traccia del disco. Non è solo una riflessione sulla complessità del presente, ma anche una dichiarazione di intenti: per ritrovare sé stessi è necessario scegliere, anche a costo di perdere qualcosa lungo la strada.
Le tredici tracce che compongono l’album sono un mosaico di esperienze e pensieri che spaziano dalla crisi d’identità al senso di smarrimento delle nuove generazioni, fino a toccare temi come le disuguaglianze sociali, l’amore e l’accettazione. Ogni brano è il risultato di una scrittura lucida e incisiva, che non lascia spazio a superficialità e colpisce con immagini e metafore potenti.
L’album si chiude con Happy End, un titolo emblematico che sembra racchiudere il senso dell’intero progetto: non si tratta di un finale consolatorio, ma di un invito a riflettere su cosa significhi davvero trovare un equilibrio, lasciando aperta la possibilità di un nuovo inizio. È finita la pace è un manifesto del presente, una narrazione in cui Marracash riesce a mettere in parole il disagio e le speranze di una generazione che cerca di trovare il proprio posto in un mondo sempre più complesso.
Per approfondire questa opera, abbiamo selezionato per voi alcune delle frasi più significative dell’album, secondo la redazione.
Citazioni
- A chi chiederà "Come va?" digli che avevamo solamente il sogno di una vita diversa, tanto noi la pace l'abbiamo già persa. (Gli sbandati hanno perso)
- Tutto crusha, sembra Attack On Titans, ti rifai la faccia, l'AI ti rimpiazza, chi finanzia il genocidio a Gaza? Chi comanda? Siamo solo una colonia e basta, ma la gente è stanca, mica le riguarda, vuole stare su Temptation Island, il rumore come ninna nanna. (É finita la pace)
- I tuoi occhi non son più capaci di distinguere cos'è realtà. (È finita la pace)
- Escono di casa uno straccio, senza neanche un abbraccio, con il cuore d'intralcio quelli come me. (È finita la pace)
- Guardo la gente dare il suo peggio in rete e non mi sembra nemmeno che apparteniamo alla stessa specie. (Soli)
- Se guardi indietro, lo sai che non sei di vetro, hai retto di peggio, eppure temi di cedere sotto il peso. (Vittima)
- Nessuno credeva in te, allora ci hai creduto troppo tu, fino a identificarti in ciò che ti hanno tolto, senza più, cercare né confronto né conforto, sostituendo amore col controllo e con lo scontro. (Vittima)
- La gente non possiede niente, solo la dignità, chi piange pubblicamente come fa? Così arrivista che monetizza l’umiliazione, ed altra gente triste che assiste così è migliore. (Vittima)
- Temi il dolore, poi ti affezioni, è dipendenza, se non perdoni loro, non perdonerai te stessa. (Vittima)
- Ama il sesso ed è sporca, senza il senso di colpa, scotta, gode ad avermi attorno, non ne ha mica bisogno in fondo, non è mia, non sono suo, ma, quando siamo assieme, siamo solo noi. (Lei)
- Quando ho beccato quella stronza ho pensato che fossе karma, il manipolatore manipolato, il passato è solo un sogno a cui dopo diamo sostanza, soltanto una storia che raccontiamo. (Lei)
- Ogni tanto sospetto di essere orribile, tu al riparo sotto un bombardamento di critiche, se punto l'indice è come se punto un missile, se ti lamenti tu, invece sono pronto a rescindere. (Pentothal)
- A prescindere danzi con il mio umore, mastichi già il copione, stanzi dentro il mio cuore per prenderlo a usucapione. (Pentothal)
- Troppa merda mi occupa la mente, tra le dipendenze quella affettiva è la più infettiva, devo convincermi che sei morta anche se sei viva. (Detox/Rehab)
- Se non mi sono distrutto da solo, allora nessuno può farlo. (Happy End)
- Un giorno sei Dio, il giorno dopo sei nulla, dal matrimonio alla calunnia, una fragile bolla che fluttua, nessuno ha dato e fatto quello che ho dato e fatto, è un dato di fatto, anche quando ho dato di matto, il messaggio è che nessuno diventa qualcuno seguendo le orme di qualcun altro. (Power Slap)
In conclusione
Come detto in precedenza, questo album rappresenta un capitolo significativo nel percorso dell’artista, mostrando una maturità creativa e una capacità di esplorare nuove sfumature musicali. Un progetto che non si limita a raccontare, ma invita ad ascoltare con attenzione, lasciando spazio a una connessione autentica con il pubblico.
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