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La psychedelic rock band norvegese in concerto il 20 ottobre al The Cage di Livorno. Biglietti su TicketSms

Pump up the volume! Inizia una nuova stagione di concerti al mitico The Cage di Livorno. Quest'anno, il live club compie un traguardo superimportante: 21 anni di musica, emozioni e divertimento senza fine. E nonostante il passare degli anni, si conferma ancora una volta come uno dei locali più rispettati in Italia, nonché il punto di riferimento indiscusso per la vita notturna dei giovani livornesi.

E come festeggiare al meglio questo successo? Bè, ma a suon di musica. Quella però bella davvero! E infatti, venerdì 20 ottobre sbarca a Livorno la storica psych-rock band norvegese, i Motorpsycho. Yay!

Che viaggioni sonori abbiamo fatto nel corso della storia con i Motorpsycho?! Dopo un'epica esplorazione delle sonorità progressive e pesanti con la trilogia di Gullvåg e i fantastici "Kingdom of Oblivion" e "Ancient Astronauts", la band ha deciso: è tempo di un total change.

Ed ecco che i vichinghi del prog-psych-jazz-rock ad un anno dall'ultimo lavoro, partoriscono a giugno il loro 31° album in studio, "Yay!" con Stickman Records e in Scandinavia e Regno Unito con l'etichetta Det Nordenfjeldske Grammofonselskab. Oh Yay!

"Yay!" è l'album che segna il ritorno dei Motorpsycho questa volta in versione acustica. Dieci brani nei quali hanno lasciato momentaneamente i potenti riff di matrice scandinava per tuffarsi in un'atmosfera rilassata e intima con influenze che ci riportano alla meravigliosa scena folk inglese degli anni '60. Ma una cosa è certa: rimane sempre e comunque riconoscibile per i fan dei Motorpsycho "versione vintage", così come una boccata d'aria fresca per i nuovi Psychonauti che hanno sempre ascoltato solo il lato heavy progressive della band.

I saggi vichinghi ci insegnano che a volte è meglio “playing the game instead of trying to reinvent it”. Yay! Yay! Yay! Yay! Yay!

Lo sapevi che...

La formazione iniziale della band è stata creata da Bent Saether (voce e basso) e Hans Magnus "Snah" Ryan (chitarra e voce) alla fine degli anni Ottanta. Insieme al batterista Kjell Runar "Killer" Jenssen, scelgono il nome Motorpsycho dopo aver visto a Londra l'omonimo film di Russ Meyer del 1965 ("Mudhoney e Faster Pussycat erano già stati presi", dichiareranno poi).

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