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Se n'è andata alle 16.20 di lunedì 5 luglio all'età di 78 anni Raffaella Carrà, icona transgenerazionale della televisione italiana che non ha mai smesso di sorprendere. Una donna semplicemente inimitabile, capace di tenere incollati allo schermo adulti, adolescenti e bambini, riempendo il suo spazio nel mondo dello spettacolo a 360° come ballerina, cantante, conduttrice e autrice.

Raffaella Maria Roberta Pelloni, questo il suo vero nome, nasce a Bologna il 18 giugno 1943. Deve il nome d'arte allo sceneggiatore e regista televisivo Dante Guardamagna, che diede alla ballerina e cantante il cognome di un pittore, Carlo Carrà, tra i maestri del Futurismo. Era nata Raffaella Carrà.

Giovanissima, dopo gli esordi nel cinema, approda in televisione con Io, Agata e tu, nel quale lancia il suo nuovo stile di showgirl, in controtendenza rispetto alle colleghe dell'epoca. La sua carriera spicca il volo sul piccolo schermo negli anni Settanta; è con Canzonissima, insieme a Corrado, che raggiunge la popolarità, destando stupore per il suo abbigliamento ritenuto da alcuni "scandaloso", simbolo di una rivoluzione nei costumi sociali.

Ne è un esempio il caso dello stringente abito che scopriva l'ombelico, indossato dalla giovane per l'apertura della nona edizione della gara di musica leggera: era la prima volta che questo accadeva in tv. Il clamore per la sua scelta fu straordinario e, da allora, Raffaella Carrà cominciò a rappresentare molto più di un'icona di stile per il suo pubblico.

Con i suoi brani per l'epoca trasgressivi, Raffaella, come scritto dal The Guardian "insegnava all'Europa la gioia del sesso", pur essendo elegante e mai volgare nella sua sensualità.

Ma il vero clamore arriva con Tuca Tuca, in cui Raffaella e il ballerino Enzo Paolo Turchi si toccano reciprocamente la testa, le spalle, i fianchi e le gambe. Dopo la magnifica versione con Alberto Sordi, la canzone ha un successo strepitoso e raggiunge la vetta delle classifiche. 'Raffa' entra definitivamente nella storia del nostro Paese e non solo: nel 2012 Madonna, nel suo MDNA Tour, ripropone una coreografia praticamente identica.

Arrivano poi le iconiche Ma che musica maestro, A far l'amore comincia tu e Fiesta. Gli anni Ottanta sono quelli di Fantastico con Corrado, Gigi Sabani e Renato Zero, con una media di 25 milioni di spettatori ad ascoltare la sua sigla di apertura Ballo ballo. È anche il periodo in cui nasce il sodalizio con Gianni Boncompagni, che la accompagnerà per tutta la sua carriera.

Negli anni Novanta spopola Carramba! Che sorpresa, inventato insieme al compagno Japino. Il suo successo non ha confini e raggiunge in particolare Sud America, Francia e soprattutto Spagna, dove rimane per quattro anni, diventando popolarissima grazie al suo Hola Raffaella.

Nel 2001 conduce il Festival di Sanremo, nel 2004 il programma Sogni, e nel 2006 Amore, programma dedicato alle adozioni a distanza, argomento a lei particolarmente vicino. Nel 2007 esce Raffica Carrà, raccolta videomusicale delle numerose sigle televisive che ha interpretato.

Nel 2007 Tiziano Ferro rende omaggio alla Carrà con E Raffaella e i due collaborano insieme all'esplosivo videoclip. Nel 2011, il brano A Far l'amore comincia tu viene remixato da Bob Sinclair, ridandogli una popolarità internazionale tanto da essere scelto come inno del Gay Pride ed essere inserito da Paolo Sorrentino nella colonna sonora de La Grande Bellezza.

Inarrestabile, nel 2013 torna sullo schermo come coach del talentshow The Voice of Italy ed esce il suo ultimo album Replay. Nel 2015 conduce il talent show Forte forte forte. Corre l'anno 2017 quando Raffaella viene scelta come madrina del World Pride di Madrid e riceve il World Pride Award per «il coraggio, l’energia e libertà» nella lotta alle discriminazioni di genere e contro l’omofobia. Infine, nel 2019, si dedica al suo ultimo programma A raccontare comincia tu.

Raffaella ci ha lasciati a causa di una malattia che, ha spiegato la famiglia, da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto eppure così pieno di straripante energia. Una volontà ferrea che fino all'ultimo non l'ha mai abbandonata, facendo sì che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza.

L'ennesimo gesto d'amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l'affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei.

Moltissimi i colleghi che scrivono parole di amore e stima per Raffaella, raccontando alcuni dei loro ricordi più belli, mentre anche la Spagna si unisce al cordoglio. Irrefrenabili le condivisioni sui social dei fan, uniti per l'ultimo saluto a Raffaella Carrà, per sempre icona senza tempo della televisione italiana.

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