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Si è concluso ieri il Göteborg Film Festival, il più importante evento cinematografico della Scandinavia nell'Europa del nord, con la sbalorditiva vittoria di Tigers, pellicola di Ronnie Sandahl co-prodotto da Rai Cinema, che porta a casa ben due Dragon Awards come Migliore Film Nordico e come Migliore Interpretazione a Erik Enge.

Ma la cosa più sbalorditiva di questa storia non è il festival in sé ma come si è svolta la kermesse cinematografica. Per l’occasione infatti è stato scelto un solo spettatore (tra 12 mila candidati) per assistere alle proiezioni in anteprima dei 60 film partecipanti all’evento. Stiamo parlando di Lisa Enroth, un’infermiera svedese di 41 anni che, dopo un anno stressante in corsia durante l’emergenza Coronavirus, ha passato una settimana sull'isola di Hamneskar, con la sola compagnia di un proiettore e dei film in gara, senza poter utilizzare nè telefono nè PC. Un’edizione del festival estremamente esclusiva chiamata "Isolated Cinema" ideata dal direttore artistico di questa edizione Jonas Holmberg che voleva dare un’occasione per riflettere su quanto la pandemia abbia inevitabilmente cambiato il nostro rapporto con il cinema.

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