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Los Angeles: in una dichiarazione di 20 minuti contro la tutela sotto la quale ha vissuto per 12 anni, Britney Spears si è pronunciata davanti al giudice, dicendo che vuole citare in giudizio la sua famiglia e che è stata maltrattata da un precedente terapeuta, tra molteplici altre accuse.

Britney Spears ha rotto così il silenzio nella battaglia che la oppone al "padre padrone" James, intervenendo personalmente nel processo, anche se solo virtualmente. Fuori dal tribunale si sono raccolti i suoi fan all'urlo unanime di #FreeBritney. La richiesta è arrivata direttamente dalla popstar durante l'udienza alla Superior Court di Los Angeles. Britney ha dichiarato di non voler accettare altre perizie psichiatriche. Da 13 anni infatti la tutela legale esercitata dal padre le impedisce di vivere liberamente:

Voglio sposarmi e avere un bambino. Volevo farmi togliere la spirale e avere un bambino, ma i miei tutori non me lo fanno fare perché non vogliono che abbia un bambino. Merito di avere una vita.

ha spiegato la cantante, che ha continuato la sua denuncia ricordando:

Tutto ciò che mi succedeva doveva essere approvato da mio padre e lui amava il controllo di poter ferire sua figlia al 100%. Lavoravo sette giorni su sette, niente giorni liberi; in California l’unica cosa simile è chiamata traffico sessuale. Vivevano tutti con me, le infermiere, la security, 24 ore su 24. Mi guardavano mentre mi cambiavo ogni giorno, nuda, mattino pranzo e sera.

Il New York Times ha pubblicato documenti legali da cui emerge l'insofferenza della star, ormai quasi quarantenne, per il rigido e totalitario sistema di controllo esercitato dal padre Jamie su ogni aspetto della sua vita. Mentre Britney guadagnava milioni di dollari con i concerti a Las Vegas, Jamie le autorizzava una "paghetta" da duemila dollari a settimana chiedendo di verificare ogni minima spesa, ha appreso il New York Times.

Britney Spears ha anche dichiarato di aver pensato al ritiro dalle scene negli scorsi anni, ma di non poter prendere una decisione autonoma perché vincolata dalla "conservatorship". Jamie, un padre assente per buona parte della carriera della figlia, era rientrato in scena nel 2008 dopo che Britney era stata due volte ricoverata in ambulanza in ospedale dopo un grave e pubblico crollo nervoso: le sue foto con la testa rasata avevano fatto il giro del mondo, macchiando per sempre la sua immagine.

La giudice ha ringraziato la Spears, lodando il suo coraggio per aver voluto parlare di persona davanti alla corte. Poi ha chiesto all'avvocato di Britney se voleva presentare una mozione per "liberare" la sua cliente dalla conservatorship:

Se Britney vuol che lo faccia, lo farò. Finora non me lo ha mai chiesto", ha risposto il legale.

Per questo la giudice non ha per il momento preso alcuna decisione sulla questione.

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