Green Pass: l’Italia fa da apripista in Europa
Sarà l’Italia, Paese che vive di turismo, a fare da apripista già a metà maggio, per l’utilizzo del “Green Pass” vaccinale che scatterà invece negli altri Paesi europei, a metà giugno. Ad annunciarlo è stato ieri il premier Mario Draghi intervenuto ieri alla conferenza stampa della riunione G20 per il turismo, che a conclusione ha adottato sette linee guida per il turismo mondiale che vanno dalla mobilità sicura alla sostenibilità al digitale.
«È tempo di prenotare le vostre vacanze in Italia, non vediamo l’ora di darvi di nuovo il benvenuto», ha esordito Draghi. Secondo il presidente del Consiglio «grazie al Green Pass, i turisti saranno in grado di spostarsi da uno Stato all’altro senza quarantena a patto che possano dimostrare di essere guariti dal Covid, vaccinati o negativi a un tampone: queste sono le condizioni che normalmente si richiedono».
Ma l’Italia non aspetterà la seconda metà di giugno per avere quello europeo, già dalla seconda metà di maggio i turisti potranno avere quello italiano. Buone notizie quindi per tutto il comparto del turismo estivo che sappiamo essere molto importante per l’Italia che ha visto un calo del 58% di turisti internazionali e un calo del 31% per i visitatori domestici.
Secondo Draghi:
Tutto il mondo desidera venire in Italia, purtroppo la pandemia ci ha chiuso temporaneamente, ma noi siamo nuovamente pronti a ospitare il mondo e a dare il benvenuto in Italia. Le nostre montagne, le nostre spiagge, le nostre città e le campagne stanno riaprendo.
Le linee guida del turismo mondiale definite dal G20 a presidenza italiana, secondo Garavaglia, ministro del turismo italiano, «entreranno nella memoria collettiva come “Roma G20 guidelines”». Si articolano in 7 punti, come i colli di Roma, e sono: mobilità sicura, gestione delle crisi, resilienza, inclusione, trasformazione verde, transizione digitale, investimenti e infrastrutture.