Alex Schwazer scagionato: alterato il test antidoping
Dopo anni di sentenze e indagini il Gip del tribunale di Bolzano, Walter Pelino, ha archiviato il procedimento penale di Alex Schwazer, ex marciatore azzurro, perché l’atleta non ha commesso il fatto. Infatti secondo il giudice non ci sono dubbi: i campioni di urina nel 2016 furono alterati apposta per far risultare positivo al test l’atleta. I fatti, accaduti ormai 5 anni fa, hanno portato a una squalifica di otto anni per il marciatore altoatesino, risultato positivo al test anti-doping.
Secondo il comandante del Ris di Parma, come ha dichiarato al tribunale di Bolzano lo scorso settembre:
La concentrazione del Dna nelle urine non corrisponde a una fisiologia umana.
Sfortunatamente l’archiviazione del processo non permetterà a Schwazer di partecipare alle prossime Olimpiadi di Tokyo in quanto la squalifica imposta dal TAS di Losanna è valida fino al 2024, ma l’atleta potrà impugnare la sentenza davanti alla Corte Federale Svizzera.
#Schwarzer: "È il mio trionfo più grande. Una traversata nel deserto con i miei angeli, Sandro Donati e gli avvocati. Ho voluto sempre dimostrare la mia innocenza, non avrei mai accettato questo marchio. Tokyo? Ora ci credo”. Forza Alex! #Schwazer
— Rik Troiani (@riktroiani) February 19, 2021